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Muffa in bagno

Ecco come rimuovere la muffa in bagno

La muffa si forma e si annida facilmente in bagno per l'elevata presenza di umidità. Se nei vostri ambienti notate le classiche macchie nere su soffitto e piastrelle, è essenziale provvedere in modo veloce alla loro rimozione: scoprite qui come eliminare e prevenire la formazione di muffa in bagno.

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Come si forma la muffa in bagno?

Le spore della muffa si trovano sempre e ovunque nell’aria e in un primo momento sono innocue. Solo con la formazione di muffa diventano nocive per la salute. Le muffe si riconoscono per l'aspetto «spugnoso», che può essere di vari colori: verde, rosso, giallo o nero. Quelle di colore nero sono le più frequenti e si formano soprattutto in bagno, cucina o camera da letto.

Le spore prediligono soprattutto ambienti in cui vi è un'alta concentrazione di umidità. La muffa spesso può causare in soggetti dal sistema immunitario basso, con allergie o di età avanzata, sintomi come congiuntivite o problemi alle vie respiratorie. La reazione può manifestarsi anche con mal di testa, tosse, raffreddore o disturbi del sonno. Può però creare problemi anche alle persone sane. Per questo la muffa in bagno deve essere rimossa velocemente.

Riconoscere la muffa in bagno

Un’infestazione di muffa si manifesta sotto forma di macchie nere e scolorimenti. L'odore di stantio tipico della muffa significa che si trova già a uno stato avanzato. In bagno può formarsi sul soffitto, sulle pareti, nella doccia, nella vasca o sui telai delle finestre. È particolarmente ostinata sul silicone delle fughe tra le piastrelle. Se scoprite della muffa nel vostro bagno, vi conviene agire subito. Spesso, il suo insediamento è limitato al solo strato superficiale e la rimozione risulta facile. Se invece è penetrata già nelle fughe e pareti, meglio affidarsi a un esperto per l’eliminazione.

Metodi casalinghi contro la muffa in bagno

Per rimuovere la muffa superficiale in bagno spesso bastano già i metodi casalinghi. Tra i prodotti più usati troviamo l'aceto o l’alcool. Ma anche il lievito è adatto. Ecco come fare:

  • l’aceto o l’essenza di aceto oltre ad essere un ottimo anticalcare è anche adatto per rimuovere la muffa in bagno. Però non riesce a eliminare le spore e le macchie scure. L’essenza di aceto va diluita prima dell’utilizzo.
  • L’alcool sotto forma di spirito da ardere o alcool isopropilico uccide la muffa in modo affidabile, senza danneggiare l’ambiente. Non svolge però nessuna azione sbiancante. Il suo prezzo è contenuto ed è adatto anche per altri lavori di pulizia.
  • Sembrerà strano, ma anche il lievito è utile per combattere la muffa in bagno. Basta scioglierlo in acqua e strofinarlo sui punti da pulire. Dopo qualche minuto passare con un panno bagnato.

Indipendentemente dal luogo dove volete rimuovere la muffa occorre sempre indossare indumenti protettivi come guanti, mascherine e preferibilmente anche occhiali di protezione. Inoltre, potete utilizzare anche una tuta da imbianchino usa e getta. In questo modo proteggete gli occhi e le vie respiratorie da irritazioni dovute alle spore.

Detergenti chimici per combattere la muffa in bagno

Spesso la muffa in bagno può essere rimossa in maniera duratura soltanto con prodotti chimici. Agiscono sulla base di perossido d’idrogeno o cloro. Entrambe le sostanze hanno un effetto sbiancante e riescono ad eliminare oltre alla muffa anche le macchie poco estetiche. Il cloro causa però danni ambientali. Per questo sta aumentando anche il numero di detergenti antimuffa senza cloro, per es. a base di Benzalkonium Chloride. Richiedono maggiore forza nello strofinare, sono però altrettanto efficaci.

Le avete provate ormai tutte ma senza successo? Tentate la soluzione professionale

Se la muffa ha invaso grandi superfici e anche le pareti in bagno, l’unica soluzione è quella di utilizzare un rimedio professionale. Una misura consigliata anche se manifestate già sintomi o se siete soggetti a malattie dovute alla muffa. In presenza di muffa sulle pareti del bagno potete applicare a seguito della pulizia uno speciale colore per ambienti umidi . Questo previene la riformazione e/o l’estensione della muffa. I colori vanno utilizzati però soltanto dopo aver fatto prima visionare l’infestazione da un professionista.

Prevenire la muffa in bagno: ecco come fare

L’ideale sarebbe ovviamente non farla propria formare. Per prevenire una prima o ripetuta infestazione fungina potete adottare diverse misure preventive:

  • Arieggiare: il miglior metodo per prevenire la formazione di muffa è quello di aprire regolarmente le finestre. Soprattutto dopo la doccia o il bagno è consigliabile arieggiare il locale per 10 a 15 minuti, ma anche di tanto in tanto durante la giornata perché gli asciugamani bagnati rilasciano umidità.
  • Lasciare aperta la porta: per i bagni senza finestra, è consigliabile lasciare aperta la porta mentre si arieggia il locale accanto. C’è però il rischio che le spore di muffa già esistenti possano diffondersi anche negli altri locali. Questa soluzione è quindi opportuna soltanto se non c’è nessun impianto di aerazione nel bagno senza finestre.
  • Riscaldamento: in presenza di temperature esterne basse lasciare acceso il riscaldamento anche di giorno regolandolo al minimo. L’aria fredda non riesce ad assorbire bene l’umidità. La temperatura ideale in bagno è di 21 a 23 °C.
  • Asciugatura: la muffa si forma spesso nella doccia o sul bordo della vasca. Per questo dette superfici vanno tenute sempre ben asciutte. È consigliabile tamponarle dopo ogni utilizzo con un asciugamano. Far asciugare anche le tende da doccia stese e lavarle regolarmente in lavatrice o sostituirle.
  • Usare i colori a calce: trattare le superfici intonacate in bagno con colori a calce. Questi riescono ad assorbire l’umidità e ad immagazzinarla impedendo alla muffa di svilupparsi.
  • Sostituire le fughe in silicone: spesso in bagno la muffa si deposita nelle fughe tra le piastrelle. Per una prevenzione a lungo termine vi consigliamo di rinnovare le fughe in silicone preferibilmente ogni 10 a 20 anni.

Ulteriori motivi per la muffa in bagno

Un arieggiamento troppo poco frequente non è l’unica causa per la formazione di muffa. Anche difetti edili possono rappresentare un rischio – per es. pareti esterne scarsamente isolate oppure l’umidità che penetra all’interno da fuori. Se sono queste le cause che comportano la formazione di muffa nel bagno, occorre informare il locatore e/o l’amministrazione. Questo(a) di regola fa intervenire del personale specializzato per la risoluzione del problema.

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